Chi era Ferdinando Valletti

Ferdinando Valletti nasce a Verona il 5 aprile 1921 trascorre l’infanzia e l’adolescenza in un collegio e si diploma all’Istituto Industriale Galileo Ferraris di Verona
nel 1938 viene assunto all’Alfa Romeo di Milano in qualità di “Maestro d’Arte”
nel 1941 presta il servizio di leva
nel 1942-1943 gioca nel AC MILAN nel ruolo di mediano a fianco di Meazza.
nel marzo 1944 collabora per la realizzazione dello sciopero all’Alfa Romeo, viene arrestato dagli uomini della MUTI, inviato al carcere di S.VITTORE e deportato prima a Mauthausen e successivamente a GUSEN dove aiuta molti suoi compagni di sventura tra i quali il Prof. Aldo Carpi che lo cita nel suo libro “DIARIO DI GUSEN”
il 5 maggio 1945 viene liberato dagli americani e inviato in un campo della CRI in Svizzera per le sue pessime condizioni di salute
nell’agosto del 1945 viene rimpatriato e ricoverato in casa di cura, in seguito gli verrà riconosciuta dallo Stato una indennità come “Mutilato di Guerra”.
nel 1946 riprende il lavoro all’Alfa Romeo e inizia la sua ascesa professionale nel 1947 viene insignito della Medaglia Garibaldina al valore militare e gli viene assegnato il “Brevetto di Partigiano Combattente“ per i suoi meriti durante la deportazione, foglio matricolare dell’Esercito Italiano
nel 1961 diviene dirigente del settore logistica dell’ALFA ROMEO
dal 1970 diviene docente nel settore della Logistica Aziendale dell’Associazione Meccanica e dell’I.S.E.O. e partecipa in qualità di relatore al “TRAMAG” il salone internazionale della movimentazione e della logistica a Padova.
nel 1970 viene nominato Presidente del Gruppo Anziani dell’Alfa Romeo e realizza un programma di attività assistenziali, culturali e ricreative che pone il Gruppo Anziani dell’ALFA ROMEO all’avanguardia tra i Gruppi Aziendali dell’A.N.L.A.
nel 1975 viene nominato “Maestro del Lavoro” dal Presidente della Repubblica
nel Febbraio del 1976 riceve l’AMBROGINO dal Sindaco di Milano Aniasi
nel 1978 raggiunge i 40 anni di servizio e lascia l’attività lavorativa all’ALFA ROMEO
nel 1980 inizia la sua testimoninanza nelle scuole medie e superiori di Milano tramite l’ANED, lo scopo che si prefigge è quello di far comprendere ai ragazzi quanto sia importante conoscere per non dimenticare ed impegnarsi affinchè gli orrori subiti da molti innocenti non si ripetano.
nel 1988 viene citato da Duccio Bigatti nel suo libro “Il Portello. Operai, tecnici, imprenditori all’Alfa Romeo” un saggio di storia sull’industria italiana
dal 1993 la sua salute viene minata da gravi patologie, l’ultima delle quali, il morbo di Alzheimer, lo costringe nel 2000 a rinunciare alla sua attività didattica.
nel 1994 presenta all’Accademia di Brera con Pinin Carpi (figlio del noto pittore Aldo Carpi) e altre personalità, la seconda edizione del “DIARIO DI GUSEN”

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